Ciao lettori,
Dopo tante segnalazioni e recensioni nonché interviste per i libri altrui, ho l’immenso piacere di segnalare il mio primo romanzo breve, Pax Vobiscum, un thriller psicologico che vede la luce ad un anno dalla pubblicazione di Storie dell’altra favola, cinque racconti a sfondo gotico, ispirati alle fiabe.
L’idea di questo romanzo nasce dalla consapevolezza che l’idea del bene, spesso, è storpiata da quelle azioni che si macchiano di iniziative sconsiderate e che non sempre ripaga o viene ripagato dal senso di giustizia.
Buona lettura.
Iana Pannizzo

Editore : Independently published (8 maggio 2022)
Lingua : Italiano
Copertina flessibile : 99 pagine
ISBN-13 : 979-8819939376
Dimensioni : 14 x 0.58 x 21.49 cm
DESCRIZIONE
Nina e Maurizio giungono a Valle dei Pionieri, un arretrato paesino di alta montagna ubicato a nord ovest dell’Italia, per cercare Virginia, sorella di Nina e fidanzata di Maurizio. Purtroppo della giovane non si hanno notizie e sembra che nessuno degli abitanti l’abbia vista. Nel frattempo in paese, la vita dei valligiani è scossa dalla morte accidentale di Adele e le sue amiche si stringono nel dolore. Nessuna sospetta che dietro ci possa essere una mano assassina, una figura oscura con la ferma intenzione di vendicarsi di un torto subìto. Cosa possono aver mai fatto delle anziane signore di paese? Altre morti sconvolgono la quieta vita di montagna. Il male ricevuto genera altro male mentre si percepisce il senso di moralità mal riposta di esseri umani che per pareggiare un torto veniale compiono atti ben peggiori e assai più gravi di quelli di cui vogliono vendicarsi.
ESTRATTO
Alle quattro del mattino Valerio sentì i frati francescani cantare. Un nuovo mattino si levava prima dell’alba. Il cielo era ancora scuro e quella notte la temperatura era scesa di parecchi gradi sotto lo zero. L’allevatore aveva provato a scavare una buca ma il terreno era gelato ed estremamente duro, così optò per la montagna di letame che si aera accumulata a qualche metro di distanza dal capanno degli attrezzi che separava i silos e le stalle dal magazzino. Doveva affrettarsi e nascondere quella donna dai lunghi capelli biondi prima del sorgere del sole nel caso qualcuno passasse da quelle parti per caso. Sarebbe stato spacciato. In seguito, pensò, avrebbe fatto a pezzi quella giovane donna e data in pasto ai maiali cosicché nessuno avrebbe più potuto scoprirne il corpo e accusarlo, di nuovo. Quell’incubo non doveva più ripetersi. Più avanti, volgendo lo sguardo verso la sua abitazione, la luce che si era accesa in cucina gli fece intendere che sua sorella Amelia era già in piedi. La conosceva bene, durante la notte si svegliava sovente e non riusciva più a prendere sonno.
Alle prime luci del mattino, in una stanza fredda e buia, qualcuno scriveva su un vecchio quaderno di terza elementare e con la mano tremante e fremente di rabbia stilava veloce alla luce fioca di una candela.
C’era una ragazza in fondo al viale, ha visto tutto. Non ho potuto fare a meno di inseguirla per tapparle la bocca e farla tacere per sempre perché io non posso correre rischi. Correva veloce, veloce come una lepre. Ero nel panico, non riuscivo a starle dietro. Ma la fortuna era dalla mia parte perché ad un tratto, in lontananza, l’ho sentita urlare e poi il silenzio assoluto. Credo sia caduta in una buca, una delle tante trappole messe dal proprietario della fattoria. Avrà battuto la testa. Sono felice che sia morta. Il caso ha svolto un lavoro che dovevo fare io.